Conservazione
palazzo Busetti,
piazza
del Monte 6 - Reggio Emilia
a
cura di
Alessandra
Meyer
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Introduzione | Legge n.112 del 2002 | Beni architettonici | Regioni |
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Proprietà : S.C.I.P. / Superficie mq. 6756 commerciali / Data asta 25 feb 2003 / Vincolo: Vincolato ai sensi del D. Lgs. 490/99 / Prezzo catastale: Euro 10.799.501/Prezzo: Euro 6.344.674. Fonte: Pirelli Commercial Agency Il palazzo è stato costruito nel 1671-75, si trova nel cuore del centro storico di Reggio Emilia, in una posizione privilegiata sulla via Emilia nel tratto S. Pietro. Affaccia sulla piazza più importanti della città: piazza Cesare Battisti detta del Monte perché vi si affaccia il Palazzo del Monte di Pietà, il cui primitivo nucleo risale al 1188, e che fu sede dell’antico Comune fino ai primi decenni del Quattrocento. Baricentro cittadino è piazza Cesare Battisti, uno slargo della Via Emilia, decumano della città romana fondata da Marco Emilio Lepido e che da lui prese il nome di “Forum Lepidi” o “Regium Lepidi”. “Regium” sorgeva sulla destra del torrente Crostolo che sino al sec.XIII percorreva il tracciato curvilineo delle attuali vie Ariosto e corso Garibaldi. Se il “castrum” romano non ebbe mai grande rilievo, quello altomedievale si ridusse a una zona ancora più limitata attorno a piazza Grande (oggi Prampolini). Entro il vasto feudo dei marchesi di Canossa, prese piede anche a Reggio il potere autonomo dei vescovi e sotto di loro del Comune. Tra la fine del sec. XII e l'inizio del XIV si costruì quella nuova cerchia di mura che dette a Reggio la sua caratteristica forma esagonale. Le lotte civili tra guelfi e ghibellini portarono all'avvento di varie Signorie, l'ultima quella di Obizzo d'Este.
Sotto la pace estense la città, economicamente in ripresa, si abbellì di palazzi nobiliari e di edifici conventuali. La cosiddetta Tagliata del 1570, segnò il blocco di ogni espansione edilizia. Il Crostolo venne ancora deviato al suo corso attuale e per tutto il ‘600 l’unica costruzione rilevante fu la basilica della Madonna della Ghiara. Nella seconda metà del sec. XIX, abbattuta la Cittadella, accanto ai giardini pubblici fu costruito il nuovo Teatro comunale. Un decisivo ampliamento cittadino oltre di esse si ebbe solo tra le due guerre con la realizzazione di quartieri operai periferici , ma soltanto lo sviluppo economico e industriale degli ultimi decenni ha portato a una nuova espansione edilizia, soprattutto verso nord in direzione dell’autostrada. |
Fig. 1 - Palazzo Busetti, veduta della piazza verso il palazzo del Capitano del Popolo (sulla destra con merlature ghibelline). Il palazzo è visibile sulla sinistra, piazza Cesare Battisti è uno slargo della Via Emilia, decumano della città romana. Prezzo: Euro 6.344.674. Fig. 2 - Palazzo Busetti, veduta di scorcio del fronte principale che si affaccia sulla via Emilia S. Pietro. Il palazzo si trova nel cuore del centro storico di Reggio Emilia, in una posizione privilegiata sulla via Emilia. Fig. 3 - Palazzo Busetti, dettaglio del piano nobile con alcune delle finestre centinate del fronte principale. L'interessante grammatica del barocco si intravade anche dalla centina spezzata leggibile nel fraseggio decorativo delle finestre. Fig. 4 - Palazzo Busetti, veduta di scorcio del palazzo verso lo slargo della Piazza. Sulla destra il portale a tutto sesto, ingresso principale dell'edificio. Sono visibili i colori del vecchio intonaco prima della ristrutturazione. |
Un edificio del barocco emiliano con l'impaginato di facciata realizzato su probabile disegno del Bernini Iniziato nel 1657 come dimora per i fratelli Busetti su disegno (o ispirazione) del Bernini, il palazzo fu completato nel 1674. Venduto dagli ultimi eredi nel 1751 al Seminario vescovile, nel 1796 passa al Comune di Reggio insieme all'ex Convento adiacente. Nel 1939 l'INPS acquista il Palazzo, demolisce il teatrino del Collegio e la Chiesa annessa all'ex Convento per costruire nuovi uffici. Negli anni '50 viene demolito anche l'ex Convento per costruire il palazzo delle Poste: un disastro urbanistico anche peggiore del tanto esecrato Isolato S. Rocco, perché realizzato a pezzi senza un disegno unitario. Infine una decina di anni fa l'INPS abbandona il complesso per la nuova sede. Oggi, dunque, demoliti il Convento, la Chiesa e il teatro, non resta che la parte monumentale del Palazzo a testimoniare uno degli isolati più importanti della città, circondata da edifici moderni, anonimi e scoordinati tra loro. Che cosa fare di Plazzo Busetti di Piazza del Monte (ex sede INPS) ?l'ipotesi del riuso del Palazzo vada letta in una logica di rilancio del centro storico.
Sul riutilizzo dei grandi volumi del Palazzo una prima certezza è che la soluzione non può essere quella di un solo uso per l'intero complesso: con circa 6.000 mq. di pavimenti a disposizione, di cui circa 2.500 nel Palazzo vero e proprio, non c'è istituzione o ente privato interessato ad un uso unitario. E poi c'è la posizione straordinaria: il cuore del cuore della città. E allora l'uso della parte monumentale non dovrà essere banale e "chiuso", ma fortemente aperto alla frequentazione. In un centro storico dove non esiste più alcun punto di ritrovo, che viva di sera come di giorno, bisognerà riprodurre un moderno "salotto vivo", uno spazio in cui si possa incontrare gente di ogni età e cultura, per ritrovare il piacere dello scambio di idee, dell'ascoltare la musica seduti davanti a un caffè, del dibattere su cose serie o ridere, del mangiare qualcosa con calma dopo il cinema e il teatro. Per quanto riguarda gli altri spazi del complesso (quelli di recente costruzione), una volta ridisegnati e in gran parte rifatti e una volta demolite le parti incongrue, potrebbero contenere un albergo, spazi commerciali e forse residenza.
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