Architetture
di Firenze a rischio demolizione per la nuova stazione AV
"Il
progetto Alta Velocità arriva a Firenze con la
nuova stazione dell'Arch.
Norman
Foster nell'area degli ex Macelli. 1 miliardo
e 700 milioni di costo per la faraonica opera di sotto escavazione
che realizzerà la nuova stazione dei treni con binari completamente
indipendenti dalla stazione centrale di S. M. Novella. I monumenti
a rischio: il complesso degli ex Macelli, i fabbricati "Squadra
Rialzo", i Bastioni Rastaglia e Strozzi della Fortezza da Basso;
l'Arco dei Lorena, costruito nel 1737/39 per l'arrivo di Francesco
Stefano in Toscana. Inoltre per realizzare una “fermata intermedia”
del collegamento tra le stazioni, è stata decisa anche la demolizione
di un edificio costruito dal noto 'ingegnere
architetto ferroviario Angiolo Mazzoni negli anni
’30. L’opera del Mazzoni, importante edificio del 'razionalismo
fiorentino' rimane unica e pionieristica nel suo genere, suscitò
gli entusiastici apprezzamenti anche del Movimento Futurista. La
demolizione nonostante il complesso sia stato vincolato secondo
il Codice dei Beni Culturali.."
(L.B.C.)
A - L'edificio
della Centrale termica di Angiolo Mazzoni, B - vista a volo d'uccello
del prospetto su via delle Ghiacciaie.
"Giovedì
6 Maggio 2010 si è svolta a Roma la conferenza dei servizi per realizzare
il collegamento spola, lungo circa 1,3 km, tra la nuova Stazione
dell’Alta Velocità, realizzata da Norman Foster, e la Stazione di
Santa Maria Novella di Firenze. Nella riunione è stata decisa la
demolizione di un edificio, affiancato alla Centrale termoelettrica
costruito anch’esso da Angiolo Mazzoni negli anni ’30, per realizzare
una “fermata intermedia” del collegamento tra le stazioni. L’opera
del Mazzoni, unica nel suo genere, suscitò gli entusiastici apprezzamenti
di Marinetti fondatore del Movimento Futurista che nel 2009 è stato
festeggiato per la ricorrenza del centenario dalla pubblicazione
del Manifesto. Nonostante tutto il complesso del Mazzoni sia vincolato
secondo il Codice dei beni culturali del 2004, LA SOPRINTENDENZA
HA TOLTO IL VINCOLO a questo edificio ed ha quindi favorito la scelta
progettuale che prevede la sua demolizione"
Tratto da pagine FB: PETIZIONE: SALVIAMO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA DEL MAZZONI A FIRENZE
"La
questione sostanziale è che al posto di questo edificio del Mazzoni
troveranno posto le strutture necessarie per realizzare una fermata
del collegamento con la probabile realizzazione di pensiline industriali
e quant’altro necessario a deturpare l’immagine e l’integrità dell’opera
del Mazzoni, una delle principali architetture del XX secolo a Firenze.
Una “fermata intermedia” in un’area priva di possibilità di parcheggio
con problemi di congestione viaria e con scarsa mobilità pedonale
e quindi un progetto privo di una logica e funzione anche come possibile
collegamento con la Fortezza da Basso. La curiosità è che nello
stesso giorno il 6 maggio si consegnavano le “CHIAVI DELLA CITTÀ”
all’architetto portoghese ALVARO SIZA nel Salone de’ Dugento di
Palazzo Vecchio, organizzato dalla nostra associazione. Da una mano
si elargiscono onorificenze e dall’altra si abbatte, anche parzialmente,
con il piccone una delle maggiori architetture del Novecento."
Tratto
da pagine FB: PETIZIONE: SALVIAMO LA CENTRALE TERMOELETTRICA DEL
MAZZONI A FIRENZE
A - Planimetria
del tracciato di sotto-escavazione dei nuovi binari dell'Alta Velocità.
Il passaggio in corrispondenza della campitura viola degli edifici,
da sinistra a destra: via delle Ghiacciaie, Fortezza da Basso, viale
S. Lavagnini, Piazzale della Libertà. B - Il tracciato in corrispondenza della campitura viola degli edifici,
via delle Ghiacciaie, Fortezza da Basso,
"Della
centrale termica Marinetti nel 1933 sulle pagine di “Futurismo”
aveva elogiato: la “scala spiralica in ferro che a una data altezza
si muta in passerella orizzontale per raggiungere la prima bocca
di fumo e da quella le altre” formando così una elegante passeggiata
metallica nel vuoto, che agilizza tutto l’edificio e richiama per
la sua vaporosità “atmosferica, certe volubili ed elastiche musiche
di Debussy”; nel 1935 Giacomo Devoto sulla testata fiorentina “Il
Bargello” aveva considerato la centrale termica: "la più perfetta,
più complessa e completa, la più bella che esista in Italia e forse
in Europa".
Testo
tratto da: PETIZIONE- SALVIAMO IL COMPLESSO ARCHITETTONICO DI A.
MAZZONI A S. M. NOVELLA A FIRENZE
L'edificio
della Centrale termica di Angiolo Mazzoni, foto in b/n, prospetto
principale verso la ferrovia con l'Ordine munumentale delle vetrate.
"La
Centrale termica e cabina apparti centrali”, che costituiva uno
dei due “progetti moderni” (l’altro era il fabbricato dei servizi
accessori lungo via Alamanni) del complesso ferroviario di S.M.
Novella progettato da Angiolo Mazzoni: il principale interprete
della modernizzazione dell’architettura ferroviaria iniziata proprio
con il concorso nazionale per il fabbricato viaggiatori fiorentino,
architetto capace di declinare il nuovo repertorio formale nella
maggior parte delle principali stazioni costruite in Italia nel
corso degli anni Trenta."
Testo
tratto da: PETIZIONE- SALVIAMO IL COMPLESSO ARCHITETTONICO DI A.
MAZZONI A S. M. NOVELLA A FIRENZE'
"Il
notevole grado di sperimentazione che caratterizza l'opera complessiva
di Mazzoni rende difficile ridurre ad un unico comune denominatore
il suo linguaggio. Lo testimonia la varietà stilistica cui sono
improntate alcune delle sue opera più significative, come la Colonia
di Calambrone presso Pisa (1925-1926), futurista, l'edificio postale
di Pola (1930), razionalista, o la Centrale termica della Stazione
ferroviaria di Firenze, costruttivista. L'ostinata, pubblica adesione
al fascismo da parte di Mazzoni (non rinnegata neanche dopo la seconda
guerra mondiale, a costo di esiliarsi volontariamente in Colombia
dal dopoguerra sino al 1963) è costata gravi sacrifici all'architetto
ed ha reso problematico per lunghi decenni, nell'ambito della critica
architettonica italiana, il pieno riconoscimento tecnico ed artistico
dovuto ad un autore di primissima importanza non solo per l'eccezionale
abbondanza della sua produzione, ma anche per la sua straordinaria
qualità, testimoniata ad abundantiam dall'efficienza con la quale
numerosi edifici pubblici realizzati da Angiolo Mazzoni restano
ancor oggi in funzione soddisfacendo gran parte delle esigenze per
le quali erano stati originariamente concepiti."
Testo
tratto da Wikipedia "Angiolo mazzoni".
Dettaglio
dell'area di via delle Ghiacciaie dove si trova la Centrale termica
realizzata da Angelo Mazzoni, (sagome in in rosso). |