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Villa Manzoni RM - archivio
Il parco privato di Villa Manzoni
02/9/2005

"Anni di abbandono, vendite tra polemiche e ora finalmente il restauro. Ma il parco non sarà pubblico, in quanto proprietà di una ambasciata. Sono iniziati i lavori di ristrutturazione di Villa Manzoni, sulla Cassia, tra viale Cortina d'Ampezzo e la Tomba di Nerone. «Finite le operazioni - spiegano i responsabili del cantiere - la villa ospiterà l'ambasciata del Kazakistan e la residenza dell'ambasciatore. I lavori sono partiti in agosto e andranno avanti per circa due anni. Nel 2007, quindi, la villa dovrebbe essere pronta. Oltre a ristrutturare totalmente l'edificio centrale, le operazioni porteranno al ripristino dell'area verde». La sua storia è stata particolarmente travagliata. La villa, voluta dai Conti Manzoni, nipoti dell'autore dei Promessi Sposi, fu costruita tra il 1925 e il 1928 dall'architetto Armando Brasini e si estende per 9 ettari, all'estremità del Parco di Veio, sui ruderi della Villa di Lucio Vero, fratello di Marco Aurelio. Nel suo perimetro sono presenti tre fabbricati: la residenza principale, la casa del giardiniere e le stalle. La villa, di proprietà dell'Inpdai (Istituto nazionale di previdenza dirigenti aziende industriali) è rimasta abbandonata per anni e su di essa nacquero leggende che parlavano di fantasmi e della pratica di riti satanici. Anni fa, i residenti chiesero che questo spazio divenisse verde pubblico. «Avevamo richiesto - afferma il presidente del XX municipio, Massimiliano Fasoli - che il verde fosse usufruibile da tutti, magari si sarebbe potuto trasferire lì la sede municipale, ma poi non abbiamo saputo più nulla». Una prima svolta arrivò nel febbraio 2003: la società multinazionale statunitense Carlyle acquistò la villa dall' Inpdai per 3 milioni e 330 mila euro. Subito ci furono polemiche, in quanto l'area era vincolata in base al decreto legislativo 490/99 e alla legge Bottai del '39. Tra le ipotesi, emerse quella di realizzarvi un museo ebraico. Tramontato il progetto, nel giugno 2004, la Carlyle vendette la villa all'ambasciata del Kazakistan a un prezzo quasi raddoppiato: 5 milioni e 550 mila euro. «Una volta ultimata - spiega un funzionario dell'ambasciata - la sede diplomatica si trasferirà da piazza Farnese, dove è oggi, alla nuova struttura».

LUCA BRUGNARA, Messaggero Cronaca di Roma - 2-SET-2005

 
Ambasciata del kazakistan
19/6/2004

"Villa Manzoni avrà un nuovo proprietario. Si tratta dell'ambasciata del Kazakistan a Roma. Dopo tanti anni di abbandono e di degrado (si dice anche che nell'antica casa si tenessero un tempo messe nere e riti satanici), tornerà la vita nella splendida residenza sulla via Cassia (nel ventesimo municipio), voluta dai nipoti dell'autore dei "Promessi sposi" e costruita per loro, nel 1925, dall'architetto Armando Brasini, che a Roma ha realizzato anche il ponte Flaminio, il palazzo dell'Inail e l'ingresso monumentale del giardino zoologico. In tutto sono più di nove ettari di parco e tre fabbricati (una residenza principale, l'ex casa del giardiniere e le ex stalle), vicino a via Cortina d'Ampezzo e proprio di fronte alla tomba di Nerone, che magari i residenti avrebbero voluto diventassero verde pubblico. Solo a febbraio dell'anno scorso la villa era stata acquistata dal gruppo statunitense Carlyle per una somma pari a tre milioni e 300 mila euro. Oggi, invece, finisce nelle mani dell'ambasciata del Kazakistan che l'ha pagata quasi il doppio: cinque milioni e 550 mila euro. Sempre che il ministero per i Beni culturali, che ha messo tre vincoli su villa Manzoni, non decida di esercitare entro fine luglio il diritto di prelazione.

Clarida Salvatori, Corriere della Sera - 19/6/2004

 
Recupero Villa Manzoni
30/5/2004
"In impegno davvero straordinario quello che, se tutto andrà nel verso giusto, caratterizzerà il 2004, un anno che potremmo davvero ricordare per il recupero al patrimonio storico ambientale della città di quattro luoghi magici: Villa Rivaldi - Villa York - Villa Blanc - Villa Manzoni: senza considerare l'Istituto Angelo Mai nel rione Monti e la scuola Alonzi alla Garbatella luoghi altrettanto cari ai cittadini. Il recupero delle ville e dei parchi costituisce uno degli obbiettivi fondamentali dell'Assessorato al Patrimonio proprio attuando politiche patrimoniali "attive", tese a favorire piani di alienazione e di acquisizione del patrimonio con un "ricambio virtuoso" e, ove possibile, attraverso valorizzazioni urbanistiche che consentano il recupero delle risorse necessarie. Tutti questi interventi di recupero in favore dei cittadini dei vari luoghi storico-culturale-ambientale sono operazioni che il Sindaco Veltroni, non a caso, mette sempre ai primi posti in ogni occasione pubblica in cui parla delle proprie iniziative. Cominciamo a parlare di risorse: quelle da impegnare per l'acquisizione in un caso sono già definite (Villa Manzoni), per le altre stanno per partire o sono in corso le stime."
 
Verso i privati
25/2/2004

"VENDITA IMMOBILI DELLO STATO: CESSIONE 36 IMMOBILI DELLO STATO A FONDO PRIVATO:Villa Manzoni a Roma, la Manifattura Tabacchi di Firenze e l'Archivio di Stato di Bari alcuni degli edifici più importanti. Interrogazione parlamentare dell'on. Giovanna Melandri (DS) "In merito alla notizia riportata questa mattina dell'avvenuta cessione di 36 immobili di proprietà del Ministero dell'Economia al fondo privato statunitense Carlyle, il Governo dovrebbe fornire maggiori spiegazioni. Di quali immobili si tratta? A che condizioni sono stati ceduti e per quale valore? Vi sono tra di essi beni di valore storico - artistico? E' opportuno ed urgente che il Governo renda noti i particolari di questa operazione. In caso contrario si rafforzano i dubbi sorti intorno alle cartolarizzazioni volute da Tremonti ed alla costituzione di Patrimonio Spa. Da mesi, infatti, malgrado le richieste, l'attività di cartolarizzazione dei beni del demanio pubblico avviata dal Governo Berlusconi, procede senza alcuna garanzia di trasparenza."

Roma, 3 Marzo 2003