Conservazione chiesa S.M. Novella - Orciano (PU)
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Nuovo Codice BB.CC.
Legislazione
Visibilità
Marche
Orciano
Chiese sec. XV
Quartiere 1
Scheda Storica
Baccio Pontelli
Raffaello Sanzio
Pianta centrale
Della Rovere
 

 

Il caso

Eretta nel 1492, su disegno dell’architetto Baccio Pontelli, S.M.N. è una delle più belle costruzioni rinascimentali delle Marche.

"La chiesa di S. M. Novella, a pianta centrale, venne edificata nel 1492 su progetto dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli, per volere del giovane principe Giovanni Della Rovere nel tempo in cui, il piccolo ma strategico castello di Orciano, entrò a far parte dei suoi possedimenti marchigiani, ottenuti nel 1474. Infatti, in quell’anno, cacciata da oltre un decennio, la potente signoria dei Malatesta e dopo una breve sottomissione alla signoria dei Piccolomini (1463-64), il Vicariato di Mondavio. con 24 castelli compreso quello di Orciano, ritornato al diretto dominio della Santa Sede, il nuovo Papa Sisto IV (Francesco Della Rovere), lo concesse in Feudo, insieme con la città di Senigallia, al proprio nipote Giovanni Della Rovere che sposò Giovanna figlia di Federico da Montefeltro Duca di Urbino. Giovanni Della Rovere, durante il periodo della sua signoria, dimostrò particolare interesse per l’architettura militare con la costruzione di poderose Rocche di cui si citano soltanto quella di Senigallia e quella di Mondavio."

Pianta centrale

"La chiesa, è stupefacente soprattutto per lo spazio interno a pianta centrale, ha una bassa facciata rettangolare con paramento in mattoni, posto in risalto da una fascia a riquadri sopra la quale si aprono tre oculi strombati (finestre rotonde) corrispondenti alle tre navate interne che sono divise da quattro colonne cilindriche di ordine architettonico tuscanico, sormontate da semplici capitelli sui quali poggiano gli architravi che sorreggono, sia la cupola emisferica a calotta su cui è posto un lanternino, sia il sistema di volte a crociera. Altre due finestre rettangolari sono situate ai lati dell’ingresso che è incorniciato ed impreziosito da un raffinato portale, scolpito in pietra. Esso, è a forma di tabernacolo, con lieve avancorpo, L’armonia delle linee architettoniche e dei colori all’interno della Chiesa poggiante su due eleganti e snelle colonne scanalate a capitelli corinzi, i quali, sorreggono l’architrave sopra il quale è collocato il frontone impreziosito da fregi in bassorilievo. Da notare che le suddette colonne distaccate dalla parete, poggiano a loro volta su due ampi piedistalli. La tradizione locale, vuole in Raffaello Sanzio di Urbino, il progettista o quanto meno l’ispiratore del portale; ma si tratta di un riferimento non documentato. Ma se il portale è così stupefacente, non da meno è lo spazio interno della Chiesa." Anteprima tav. - Gianni Volpe, Io Dux Io Pre, Urbino, 1993. Testo tratto da Fondazione Carifano - la Chiesa di S. M. Novella

Chiese sec. XV
S. Maria Novella

Fig. 1 - Chiesa S. M. Novella. Eretta nel 1492, su disegno dell’architetto Baccio Pontelli, S.M.N. è una delle più belle costruzioni rinascimentali delle Marche. L’ingresso della chiesa è incorniciato e impreziosito da uno stupendo Portale in pietra scolpita in basso rilievo. Tipologicamante a pianta centrale seppur non esattamente quadrata, la chiesa è stupefacente soprattutto per lo spazio interno.

Fig. 2 - Chiesa S. M. Novella. Veduta della parte alta del fronte della chiesa con tre oculi strombati. Sopra la linea di copertura si intravede il campanile e parte del tiburio che da luce allo spazio interno. Baccio Pontelli tra il 1482 e il 1492 è implicato nella costruzione del complesso monumentale orcianese.

Fig. 3 - Chiesa S. M. Novella. Veduta laterale del portale in pietra costruito con un Ordine Corinzio con piedistallo e trabeazione secondo la grammatica del testo vitruviano. Le colonne sono all"antica" con il fusto scanalato. Il manufatto pare opera delle meastranze di Urbino.

Fig. 4 - Chiesa S. M. Novella. Veduta dal basso del capitello Corinzio. Visibile una protome di declinazione albertiana inserita nel capitello e le tre fascie dell'architrave. Il bianco della pietra alberese campeggia sul paramento di mattoni.

Fig. 5 - Chiesa S. M. Novella. Veduta della parte centrale del fusto delle colonne scanalate e rudentate. Questo tipo di fusto si diffonde grazie a maestranze o disegni provenienti da Firenze. Lungo la costa adriatica questo modello di colonna diviene l'emblema del nuovo Ordine tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Cinquanta.

Archivio

Il castello di Orciano di Pesaro che ha inglobato la poderosa struttura della preesistente torre malatestiana

"Un rapido sguardo all’antico Castello, nella cui area si trova il già citato edificio, inglobato nella poderosa struttura della preesistente Torre Malatestiana. Disteso sul crinale di una collina, domina da lontano il panorama il Castello di Orciano a 267 metri sul livello del mare. Lievemente digradante da sud-ovest a nordest, è ormai un unico agglomerato con il vecchio borgo e i fabbricati più recenti. Il Castello, oggi Centro Storico, fu il primo nucleo abitativo di Orciano, e nonostante il trascorrere dei secoli, conserva la sua struttura originaria con gli stretti vicoli, le stradine selciate e con la robusta cinta muraria a scarpata, interrotta da due ingressi: a sud-ovest l’accesso principale in salita con la porta ad ampio arco che, insieme con la Torre civica coronata da cupolino e munita di orologio, fa da fondale alla vasta piazza Garibaldi; a nord-est e precisamente al termine della via che inizia subito dopo la porta ad arco e che è dedicata al nobile cultore orcianese Cosimo Betti (1727-1814), è ubicato l’accesso secondario."

Orciano

"Alla sua origine, detto accesso, pur esso in salita e aperto sul ponte di San Rocco, era formato da due spalloni in muratura digradanti verso l’esterno, con due colonne in prossimità dell’accesso, sormontate da sfere di pietra. Sugli spalloni erano ricavate due nicchie, una delle quali conteneva la statuetta di San Rocco, protettore contro le epidemie e la peste, l’altra quella di Sant’Emidio, protettore contro i terremoti. La vecchia porta, danneggiata durante la seconda guerra mondiale (1940-1945) dalla esplosione delle mine per la distruzione del ponte da parte dei tedeschi in ritirata da Orciano per l’arrivo delle truppe alleate di liberazione, venne demolita nell’immediato dopoguerra durante la ricostruzione del ponte stesso e le statuette finirono in macerie."

S.M.N.

"Nel centro storico, merita di essere visitata, la Chiesa di S. Maria Novella che è, non soltanto il monumento più prezioso e interessante del paese, ma è anche una delle più belle costruzioni rinascimentali della Regione Marchigiana. Venne edificata nel 1492 su progetto dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli, per volere del giovane principe Giovanni Della Rovere nel tempo in cui, il piccolo ma strategico castello di Orciano, entrò a far parte dei suoi possedimenti marchigiani, ottenuti nel 1474. In quell’anno, cacciata da oltre un decennio, la potente signoria dei Malatesta ritornato al diretto dominio della Santa Sede, il nuovo Papa Sisto IV (Francesco Della Rovere)concesse in Feudo, al proprio nipote Giovanni Della Rovere". Fondazione Carifano - la Chiesa di S. M. Novella

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