Cerca in Limen
 
Articoli
Il palazzo
Il laterizio
 
Circoli di Studio P.
Circolo integrato (PI)
S.M. a Monte (PI)
 

 

 
 
Palazzo Roffia - del Campana
S. Miniato (FI)| sec. XVI
2011
. -
..

Palazzo Roffia, la facciata ad intonaco, la scuola di Baccio d'Agnolo

"Una è una costruzione risalente al XV secolo che inglobò vecchie case trecentesche della famiglia Roffia. Fu ammodernata e dotata dell'attuale facciata rinascimentale a "nudi campi d'intonaco" nel secolo XVI. Sono visibili all'interno pregevoli affreschi della scuola toscana. Proprietà della Cassa di Risparmio di S. Miniato sede dell’ Arciconfraternita di Misericordia. Detto anche palazzo del Campana, è stato ristrutturato interamente e aggiornato secondo i canoni rinascimentali sull'area delle preesistenti case delle famiglia e davanti all'attuale Loggia del Fondo dove i Roffia avevano numerose proprietà. Prestigioso palazzo del Cinquecento a ridosso del palazzo dei Vicari E piazza del Seminario. Dimora magnatizia di considerevoli dimensioni sia in pianta che sul prospetto. Una generosa facciata e sette assi finestre che si distende in lunghezza sul fronte stradale e un lotto che si sviluppa mediamente in profondità con un incantevole affaccio sul paesaggio del versante ovest. La fronte è interamente ad intonaco secondo il repertorio fiorentino dei palazzo "repubblicani" alla Baccio d'Agnolo. L'impaginato del prospetto è caratterizzato da una bicromia tipica del lessico cromatico rinascimentale che interessa anche lo stesso palazzo Grifoni: laterizio o intonaco associati ai lineamenti della pietra serena. Presenta una facciata bipartita scandita da una grande cornice marcapiano e finestre centinate estradossate a "chiglia" con un ghiera geometricamente bugnata. (Lbc)

"Tra tutti i palazzi rinascimentali di S. Miniato il solo palazzo Grifoni sembra essere stato edificato ex novo, in parte sull'area di due case trecentesche, in parte sul terreno occupato dall mura del Forte di Ser Ridolfo. Con la demolizione oltre al perimetro difensivo si veniva ad interrompere il vecchio camminamento, addossato al forte nel suo tracciato rettangolo concluso di fronte alla porta. Anche l'esame delle strutture interne ed esterne, la distribuzione degli spazi sia planimetrica che in alzato, escludono che nel palazzo siano state utilizzate delle case preeeistenti. Nel palazzo Formichini, ora Cassa di Risparmio, sono state invece certamente utilizzate le strutture delle case medievali, le cui tracce rieffiorano sia nell'irregolare planimetria che in certi tratti del paramento murario prospicente a valle. Il palazzo Piccolo (già Franchini, poi Sanminiati e Pazzi e indicato nelle schede degli edilizi monumentali di San Miniato del 1897 come Salvadori) rivela nelle proporzioni della planimetria l'adeguamento ad una cellula della tipica e frazionata suddivisione fondiaria medievale."

"Del resto i Franchini erano accasati nel terziere di Fuor di porta fin dal 1318, probabilmente in una casa della stessa area. Il palazzetto del Campana, o Roffia, divenuto poi sede della Misericordia, è stato ricostruito nel XVI secolo sull'area ove "quei Roffia" erano accasati fino dal 1318. Sono ancora individuabili in planimetria gli spessi muraglioni divisori dei lotti medievali. Il palazzo Buonaparte, poi del Tribunale ed ora Rosati, una delle più belle costruzioni del XVI secolo in San Miniato, fu costruito sull'area dove nel 1396 vennero demolite ed incendiate le case dei Mangiadori vicine alla vecchia residenza in cui la famiglia Buonaparte era insediata fino dal 1318 e di cui sono ancora visibili le strutture. Questa sere di costruzioni del XVI secolo non attesta dunque una qualche modifica del contesto urbanistico che restava inalterato nel suo schema planimetrico con la solo eccezzion del palazzo di Ugolino Grifoni."

Cristiani Testi M.L., "San Miniato al Tedesco: Saggio di storia urbanistica e architettonica, Firenze 1967.

"In questo senso una chiave di comprensione dei problemi insorti di adattamento del progetto, (di palazzo Roffia) che con tutta probabilità constrinsero ad operare dei tagli al programma iniziale, ci può essere fornita dall'esame della strategia con cui viene realizzato a partire dalla metà del XVI secolo il nuovo palazzo per Ugolino Grifoni, presso la Porta di Ser Ridolfo. A detta costruzione il palazzo Roffia è accomunato, oltre che da evidenti riferimenti stilistici, anche da una probabile paternità del disegno uscito dalla cerchia dei Fratelli Baglioni, operanti a San Miniato nel XVI ed importatori di modelli architettonici già sperimentati da Baccio d'Agnolo e dal Cronaca per le dimore signorili fiorentineccezzion del palazzo di Ugolino Grifoni."

L. Latini, I lavori di ampliamento di palazzo Roffia, "Bollettino Accademia degli Euteleti" (San Miniato-PI), 57, 1990.

 
 
     
     
     
     
     
   
     
   

l i m e n i t a l i a - 2 0 1 6 - l i m e n - l i m e n i t a l i a - 2 0 1 6 - l i m e n - D I E S M N - p u
r e p e r t o r i o - n o t e b o o k s' - d a t a s h e e t s '
         

 

© 1999-2003 Limen A.P.S. - via F. Marucelli 9 Firenze (FI) -Tutti i diritti riservati
Contattaci - Disclaimer - Pubblicità