La
creazione di una banca dati per contrastare il degrado da smog e inquinamento
e' uno degli obiettivi del progetto ''Salvalarte respira pulito'' promosso da
Legambiente Sicilia, dall' Assessorato regionale dei Beni Culturali, dall' Agenzia
regionale per la Protezione dell' ambiente (Arpa) e dal Centro regionale per il
Restauro. Quattro i siti che - per dodici mesi, a partire da marzo - saranno monitorati:
le Mura Timoleontee di Capo Soprano a Gela, rovinate dall' inquinamento industriale
e dall' aerosol marino; piazza Universita', nel centro storico di Catania; l'
intero asse di Corso Vittorio Emanuele, da Porta Nuova a Porta Felice, a Palermo,
soggetto ad un pesante inquinamento veicolare; e l' area archeologica di Morgantina
ad Aidone. Saranno pure analizzati gli ambienti interni della Biblioteca Centrale
Regionale di Palermo. A partire da giugno 2003, sulla base dei dati rilevati nei
primi quattro siti, verranno monitorati l' area della Valle dei Templi e la Biblioteca
Lucchesiana di Agrigento; il Castello di Lombardia di Enna; la Chiesa dei Catalani
a Messina; il teatro Odeon di Taormina; il Museo Salinas di Palermo; il Duomo
di San Giorgio a Modica; l' Area archeologica Neapolis e Palazzo Villadorata a
Noto; la Torre di Ligny a Trapani. Del progetto, che e' stato presentato alla
stampa dall' assessore regionale dei Beni Culturali, Fabio Granata, dal responsabile
del dipartimento Beni Culturali di Legambiente, Gianfranco Zanna, dal direttore
dell' Arpa, Sergio Marino e dal direttore del Centro per il Restauro, Guido Meli,
si occuperanno chimici, fisici e ingegneri delle Universita' di Palermo, i quali
applicheranno le piu' moderne tecnologie per lo studio del degrado materico del
patrimonio storico artistico sottoposto ogni giorno a stress di vari tipi: inquinamenti
veicolare e acustico, aggressioni di polveri, biossidi di azoto e benzene, microrganismi.
La banca dati si arricchira' anche degli elementi rilevati con apposite centraline
che valuteranno le condizioni microclimatiche al fine di capire in che modo avviene
l' interscambio interno-esterno tra i monumenti e i fattori inquinanti presenti
nell' atmosfera. Questi dati, informatizzati, confluiranno nella ''Carta
del Rischio'', una mappa che riguarda tutta l' isola, curata dall' Istituto
Centrale per il Restauro. PALERMO, 6 FEB 2003 torna
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Dal
27 maggio all' 8 giugno Legambiente riproporra', poi, in tutta la Sicilia la settimana
''Salvalarte 2003''. Mentre nelle prossime settimane avviera' i
primi incontri con i responsabili del settore per cominciare a scrivere la prima
''Carta dei diritti dell' utente dei musei'', uno strumento utile per migliorare
la qualita' della fruizione, a cominciare proprio dall' inquinamento dovuto spesso
all' accumulo di polveri nell' aria. ''La Sicilia - ha affermato l' assessore
Fabio Granata - ha finalmente compreso che lo sviluppo sostenibile passa dal patrimonio
culturale e dall' ambiente, inteso come territorio nel quale si gioca la partita
dello sviluppo virtuoso. Infrangere la catena ideale di ambiente, cultura e territorio
sarebbe come infrangere lo sviluppo reale dell' isola. Ecco perche' acquisire
dati sui beni, creare schede identificative, documentare eventuali processi di
degrado significa porre in essere un' esperienza di lavoro propedeutica alla salvaguardia
della memoria delle pietre''. Durante la conferenza stampa la Soprintendente di
Palermo, Adele Mormino, ha presentato i risultati. (ANSA).
06/02/2003 |