Il
centro commerciale 'interrato' di porta S. Lucia:
il giardino mancato
"Possiamo considerare il risultato praticamente definitivo, le attese per lo sviluppo della vegetazione sono terminate. Il Comune di Urbino e i progettisti ostentarono ampie garanzie per un corretto inserimento nel verde della collina di S. Lucia. Immaginifiche restituzioni ad acquerello con alberi ad alto fusto ne erano la garanzia, ma non furono fatti rendering fotorealistici di inserimento della nuova copertura per controllare l'impatto ambientale. Il risultato, (imbarazzante), è sotto gli occhi di tutti e si commenta da solo. Non servono expertise sul paesaggio per capire che il problema che si presenta agli occhi della comunità internazionale è molto grande. Si tratta di un progetto senza un dialogo con le preesistenze realizzato
a tempi di record per volere dell'amministrazione urbinate. Irreversibile
il rapporto con il centro storico: il progetto finale non si relaziona
con le adiacenti mura del Cinquecento e il profilo della città, nella zona di porta S. Lucia. Si tratta di un nuovo volume non integrato con la ricchezza del paesaggio urbinate che contrasta sistematicamente con
il profilo della città del Cortegiano alterandone pesantemente
l'equilibrio dal versante nord. Un conflitto evidente e insanabile
tra il circuito delle mura rinascimentali del borgo e un paesaggio
non più incontaminato. Il progetto
non si doveva sentire ne vedere come volume, invece è accaduto
esattamente il contrario. Il sito poteva ospitare solo ed esclusivamente
un 'giardino silenzioso' perfettamente integrato con terrazzamenti
e volumi interrati e non sovrastante il profilo del centro storico.
Un problema mai risolto in sede progettuale ormai diventato
irreversibile."
Sopra:
l'inquadramento paesaggistico dei volumi
'fuori terra' chiaramente visibili a ridosso delle mura rinascimentali
salendo verso la città. Sotto: sezione del complesso edilizio della nuova Coop, Porta S. Lucia.
"Le
nuove porte di Urbino” è il titolo della mostra che sarà presentata
venerdì 27 marzo 2012, alle ore 15.00, nella sala Raffaello, in
piazza della Repubblica. L’esposizione ha lo scopo di illustrare
ai cittadini i due progetti riguardanti delle aree di Porta Santa
Lucia e dell’ex Consorzio agrario di Urbino. La Ditta “Torelli Dottori”
Spa, responsabile dei due progetti, ha incaricato il Laboratorio
di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata (LaRiCA) della Facoltà di
Sociologia dell’Università di Urbino di informare i cittadini, di
modo che i due piani di lavoro si integrino al massimo tra la popolazione.
Nei mesi di ottobre e novembre 2008 sono stati svolti dei colloqui
di gruppo con residenti e studenti universitari, dei “focus” per
raccogliere suggerimenti sui progetti. L’iniziativa ha riscosso
attenzione tra i partecipanti, che hanno espresso aspettative e
a volte anche perplessità. Altre interviste, con l’impiego di immagini,
si stanno svolgendo in questi giorni. La zona a ridosso delle mura
e dell’antica porta ducale sarà rinnovata allo scopo di agevolare
l’accesso al centro storico. La “Nuova Porta Santa Lucia” ospiterà
la stazione degli autobus, parcheggi, negozi e uffici . Il “Nuovo
Consorzio”, accoglierà negozi, uffici, spazi ricreativi e parcheggi.
La data di conclusione dei lavori è prevista per il 2011.
Tratto
da "Fano informa': Porta S. Lucia e Ex Consorzio, una mostra
per informare i cittadini.
Sopra:
vista complessiva della collina S. Lucia dall'ospedale. L'inserimento paesaggistico non riuscito dei volumi
'fuori terra' chiaramente visibili a ridosso delle mura rinascimentali.
"Si
tratta di un nuovo volume che si sovrappone e contrasta sistematicamente,
nonostante il verde costruito, con il profilo della città
di Urbino alterandone pesantemente l'equilibrio dal versante sud.
Un conflitto evidente e insanabile tra il circuito delle mura rinascimentali
del borgo e un paesaggio non più incontaminato ma alterato
da importanti volumi in mattoni fuori terra non schermati dal sistema
del verde.
Il progetto non si doveva sentire ne vedere come volume, invece
è accaduto esattamente il contrario Un
conflitto evidente e insanabile tra il circuito delle mura rinascimentali
del borgo e un paesaggio non più incontaminato ma alterato
da importanti volumi in mattoni fuori terra non schermati dal sistema
del verde. Il progetto non si doveva sentire ne vedere come volume,
invece è accaduto esattamente il contrario."
Il
Nuovo Complesso edilizio di Porta S. Lucia in via di completamento
e senza le integrazione di verde - Vista dal parcheggio dell'Ospedale
Gennaio 2014.
"Il
terminal è pronto per l'inaugurazione. L'enorme struttura che
ha sbancato un intera collina sotto la porta S. Lucia, è un complesso
'faraonico' per il piccolo borgo di Urbino, con 9 piani, 2500 metri
quadrati tutti di proprietà della Torelli Dottori s.p.a. Il sesto
e il settimo sono pronti ad ospitare esercizi commerciali, tra cui
il primo negozio di elettronica in città e una Coop. L'impatto ambientale
definitivo di questo struttura è tutto da verificare, sapremo dell'esito
solo quando saranno inserite le integrazioni di verde e le varie
morfologie di vegetazione nei 6 livelli, ammesso che riescano ad
integrare il nuovo volume con il profilo delle collina esistente.
Non è stato fatto nessun rende ring per studiare il reale impatto
esterno sul sistema del paesaggio ma solo accurati e dettagliate
viste foto realistiche degli interni e degli stores commerciali.
Il
Nuovo Complesso edilizio di Porta S. Lucia in via di completamento
e senza le integrazione di verde. Visto dal Viale Giuseppe di Vittorio
a poche centinaia di metri dall'Ospedale - Gennaio 2014.
Il
Nuovo Complesso edilizio di Porta S. Lucia, dettaglio del portico
che ospiterà la stazione delle corriere al piano terreno.
Visto dal Viale Giuseppe di Vittorio - Gennaio 2014.
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