Il
Nuovo Consorzio, volumi fuori terra sotto le mura rinascimentali:
il giardino mancato
"Un
progetto con un difficile dialogo con le preesistenze realizzato
a tempi di record per volere dell'amministrazione urbinate. Conflittuale
il rapporto con il centro storico: in che modo il progetto si relaziona
con le adiacenti mura del Cinquecento e il profilo della città
patrimonio Unesco, nella zona del Vecchio Consorzio, sotto S. Bartolo? Il progettista e il 'permesso di costruire' hanno stabilito una
relazione? quale? Si tratta di un nuovo volume che si sovrappone
e contrasta sistematicamente, nonostante il verde costruito, con
il profilo della città di Urbino alterandone pesantemente
l'equilibrio dal versante sud. Un conflitto evidente e insanabile
tra il circuito delle mura rinascimentali del borgo e un paesaggio
non più incontaminato ma alterato da importanti volumi in
mattoni fuori terra non schermati dal sistema del verde. Il progetto
non si doveva sentire ne vedere come volume, invece è accaduto
esattamente il contrario. Il sito poteva ospitare solo ed esclusivamente
un 'giardino silenzioso' perfettamente integrato con terrazzamenti
e volumi interrati e non sovrastante il profilo del centro storico.
Un problema mai risolto in sede progettuale ormai diventato
irreversibile."
Nuovi
volumi edilizi 'fuori terra' sotto le mura rinascimentali e adiacenti
al Convento di S. Chiara; dettaglio e vista d'insieme.
"La
relazione con il centro storico sta nei metri cubi dell'intero volume
di progetto
prodotto e asseverato dalla variante allo strumento urbanistico
e nei lineamenti di facciata delle consistenti e frastagliate 'embricature'
dei 2 piani fuori terra che si sovrappongono sistematicamente da
ogni punto di vista alle facciate e a tetti della città di
Urbino. Il contrasto è per sovrapposizione: cromatico, tettonico
e prospettico. Il progetto, in buona sostanza, confligge con i lineamenti
architettonici del borgo medievale e rinascimentale, disorienta
l'osservatore che fatica non
poco nel
distiguere le tessiture, le tonalità dei mattoni medievali
e rinascimentali con quelli messi in opera nel 2011. Un errore progettuale
già visto nella nuova copertura delle Data
ducale. Quello che probabilmente
voleva essere un virtuosismo formale tutto riferito alla buona esito
delle singole soluzioni, con terrazzamenti integrati nel verde,
è, nel risultato, tutto
fuorchè
un giardino. Un progetto con un singolare iter progettuale
(considerato l'eccezionale sito in cui si va a collocare) scaturito
dalla semplice collaborazione tra una società privata e la
pubblica amministrazione con una breve conclusione della pratica
urbanistica e il rilascio di tutti i permessi. Nessuna concertazione,
nessuna consultazione popolare (indispensabile per un progetto delicato
come questo), nessun processo partecipativo e nessuna variante in
corso d'opera per migliorare il progetto originario. Tutto regolare
secondo la giunta comunale. La società insieme al Comune
si è limitata a informare i cittadini a progetto concluso
con una mostra-evento studiata con criteri di marketing. Siamo di
fronte a un caso paradigmatico di 'urbanistica contrattata' che
ha già fatto scuola nel nostro paese."
L.I.
- ottobre 2012
"Grandi
lavori, costosi e superflui» La Data? «Sfregiata». La bretella?
«Inutile». I nuovi parcheggi? «Mah...». Amici urbinati mi scrivono
decisamente allarmati per l’entità e l’impatto crescenti dei lavori
in corso a Santa Lucia e sotto San Bartolo. Lavori che—come purtroppo
è già avvenuto con la Data, inguardabile quanto costosa—incideranno
pesantemente sul profilo delle mura e sulla città antica medesima.
Urbino, come è noto, è scesa, in tutto il vasto Comune (23.000 ettari),
a 15.000 abitanti dei quali meno di 1.000 residenti nel centro storico,
occupato da sedi universitarie e da una costellazione di affittacamere.
Il turismo è qui prettamente stagionale: circa 200.000 ingressi
a Palazzo Ducale ogni anno, concentrati fra giugno e agosto (quando
fa brutto tempo in riviera). Ma da anni viene avanti, senza tregua,
una politica di grandi lavori, maxi- parcheggi, a ridosso o dentro
le mura. Ora ve ne sono due in corso: 1) a Porta Santa Lucia (nord)
dentro mura e torrioni viene ricavato un centro commerciale con
parcheggio incorporato, molto vistoso; 2) lavori ancor più pesanti
a est, fra la ex fornace Volponi e le bellissime mura di San Bartolo
dove affacciano il monastero di San Chiara (Francesco di Giorgio),
Palazzo Passionei (Laurana), ecc. in faccia a San Bernardino mausoleo
dei Duchi (Francesco di Giorgio): qui viene realizzato un altro,
più grande centro commerciale con parcheggio, collegato — con cremagliera
— alle mura stesse. Le quali vengono così investite direttamente."
Vittorio
Emiliani- Il Resto del Carlino 28 giugno 2009
"Si
tenga conto che poche centinaia di metri più sotto c’è già un grande
supermercato Conad e che per mesi la scala mobile rimarrà del tutto
inutilizzata. Mentre le due strutture commerciali richiameranno
altro traffico automobilistico. Un serpente, quindi, che si morde
la coda. Il sindaco Corbucci ha teorizzato mesi fa che con codesto
complesso e impianto si “ripopola” lo spopolatissimo centro storico...
In che modo, di grazia ? Si può semmai prevedere l’esatto contrario
(come ha osservato un economista del livello di Paolo Leon sullo
stesso “Ducato”): i nuovi centri commerciali provocano sempre, inesorabilmente,
la chiusura dei negozi rimasti, e qui, dentro le mura, sono rimasti
quei pochi che ancora servono i residenti superstiti. I quali, a
loro volta, essendo anziani, saranno indotti ad andarsene."
Vittorio
Emiliani- Il Resto del Carlino 28 giugno 2009
Inquadramento
planimetrico del del Nuovo Consorzio di Urbino. Il sito si trova
sotto le mura rinascimentali e in corrispondenza del Bastione S.
Bartolo
"Non
so quale mente strategica abbia consigliato tutto ciò (come, a suo
tempo, il Piano del colore fortunatamente sventato). A me pare una
follia per questo mirabile centro storico che alcune leggi speciali
dello Stato hanno, in anni migliori, conservato splendidamente (almeno
fino allo sfregio della Data sotto i Torricini). Centro storico
che frutta dei bei soldi e che ora viene investito, e imbruttito,
da “grandi lavori” costosi e superflui. Come la famosa “bretella”
da Fermignano a Urbino appena inaugurata e che, come volevasi dimostrare,
risulta un inutile troncone (ma, almeno, siamo riusciti a farla
realizzare, in gran parte, in galleria). Quegli stessi denari avrebbero
fruttato ben di più se destinati alla viabilità per Pesaro e per
Cattolica-Rimini. Come gli altri per l’inutile, desolante capannone
della Data (12 miliardi di vecchie lire?) che potevano essere investiti,
per esempio, nel restauro di vecchie case da destinare in affitto
convenzionato, o sociale, a giovani coppie. Ma la razionalità dei
programmi, il senso della città dove sono finiti ?"
Vittorio
Emiliani- Il Resto del Carlino 28 giugno 2009
"Per
ora è andato tutto bene, l’inaugurazione è stata un successo e di
certo non ci possiamo lamentare di niente, soprattutto dato il periodo
che stiamo attraversando, di sicuro non uno dei più felici. Anche
se per fare un bilancio vero e proprio bisognerà aspettare almeno
un anno” commenta Sauro Torelli, titolare della ditta di costruzioni,
la Torelli Dottori s.p.a., proprietaria della struttura. Certo i
lavori non sono ancora del tutto completati, mancano delle finiture,
il giardino è piantato di fresco e manca la copertura erbosa che
dovrebbe camuffare la struttura e integrarla nel territorio. "
Il
Ducato - 16 aprile 2012
"E
i commercianti del centro cosa dicono ? Temono la concorrenza del
nuovo centro commerciale? Sbaglia chi pensa siano inviperiti. Stefano
Gamba, titolare dell’Emporio Gamba, non pare preoccuparsi troppo,
anzi “La nostra clientela è composta principalmente da studenti
universitari che vivono in centro e turisti, che non credo proprio
verranno mai a Urbino per visitare il “Consorzio”. Il complesso
edilizio potrebbe addirittura trasformarsi in un’attrattiva per
chi abita nel circondario: dopo le compere al centro commerciale,
potrebbe anche venirgli voglia di fare due passi tra le vie della
città. Quel che mi preoccupa davvero è la crisi economica che colpisce
tutte le famiglie italiane, non questo. Non sembra particolarmente
turbato nemmeno Matteo Ugolini, titolare dell’erboristeria La Mandragola
di via Raffaello. “Un po’ sicuramente si dovrà dividere la fetta
di mercato anche con i negozianti del complesso, ma secondo me i
danni agli affari saranno molto limitati: la clientela del centro
storico è diversa da quella del centro commerciale”..
Il
Ducato - 16 aprile 2012
"Le
nuove porte di Urbino” è il titolo della mostra che sarà presentata
venerdì 27 marzo 2012, alle ore 15.00, nella sala Raffaello, in
piazza della Repubblica. L’esposizione ha lo scopo di illustrare
ai cittadini i due progetti riguardanti delle aree di Porta Santa
Lucia e dell’ex Consorzio agrario di Urbino. La Ditta “Torelli Dottori”
Spa, responsabile dei due progetti, ha incaricato il Laboratorio
di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata (LaRiCA) della Facoltà di
Sociologia dell’Università di Urbino di informare i cittadini, di
modo che i due piani di lavoro si integrino al massimo tra la popolazione.
Nei mesi di ottobre e novembre 2008 sono stati svolti dei colloqui
di gruppo con residenti e studenti universitari, dei “focus” per
raccogliere suggerimenti sui progetti. L’iniziativa ha riscosso
attenzione tra i partecipanti, che hanno espresso aspettative e
a volte anche perplessità. Altre interviste, con l’impiego di immagini,
si stanno svolgendo in questi giorni. La zona a ridosso delle mura
e dell’antica porta ducale sarà rinnovata allo scopo di agevolare
l’accesso al centro storico. La “Nuova Porta Santa Lucia” ospiterà
la stazione degli autobus, parcheggi, negozi e uffici . Il “Nuovo
Consorzio”, accoglierà negozi, uffici, spazi ricreativi e parcheggi.
La data di conclusione dei lavori è prevista per il 2011.
Tratto
da "Fano informa': Porta S. Lucia e Ex Consorzio, una mostra
per informare i cittadini.
"L’
esposizione “Le nuove porte di Urbino” si aprirà con una conferenza
stampa a cui potrà assistere anche il pubblico, alla quale parteciperà
il Sovrintendente Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
delle Marche Paolo Carini; il sindaco di Urbino Franco Corbucci,
l’Amministratore delegato della Ditta “Torelli Dottori” Spa, Sauro
Dottori; il dirigente dell’Uffici Lavori Pubblici del Comune di
Urbino Michele Felici; e il segretario scientifico del Laboratorio
di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata (LaRiCA) della Facoltà di
Sociologia dell’Università di Urbino, Roberta Bartoletti. La mostra
resterà aperta fino al 13 aprile 2012.
Tratto
da "Fano informa': Porta S. Lucia e Ex Consorzio, una mostra
per informare i cittadini.
..
Sopra:
il complesso edilizio del Nuovo Consorzio, zona S. Bartolo. Renderind
dei progettisti. Sotto: l'inquadramento paesaggistico dei volumi
'fuori terra' chiaramente visibili a ridosso delle mura rinascimentali
salendo verso la città sin dal Convento di S. Chiara.
"Si
tratta di un nuovo volume che si sovrappone e contrasta sistematicamente,
nonostante il verde costruito, con il profilo della città
di Urbino alterandone pesantemente l'equilibrio dal versante sud.
Un conflitto evidente e insanabile tra il circuito delle mura rinascimentali
del borgo e un paesaggio non più incontaminato ma alterato
da importanti volumi in mattoni fuori terra non schermati dal sistema
del verde.
Il progetto non si doveva sentire ne vedere come volume, invece
è accaduto esattamente il contrario Un
conflitto evidente e insanabile tra il circuito delle mura rinascimentali
del borgo e un paesaggio non più incontaminato ma alterato
da importanti volumi in mattoni fuori terra non schermati dal sistema
del verde. Il progetto non si doveva sentire ne vedere come volume,
invece è accaduto esattamente il contrario."
Il
Nuovo Complesso edilizio di Porta S. Lucia in via di completamento
e senza le integrazione di verde - Vista dal parcheggio dell'Ospedale
Gennaio 2014.
"Il
terminal è pronto per l'inaugurazione. L'enorme struttura che
ha sbancato un intera collina sotto la porta S. Lucia, è un complesso
'faraonico' per il piccolo borgo di Urbino, con 9 piani, 2500 metri
quadrati tutti di proprietà della Torelli Dottori s.p.a. Il sesto
e il settimo sono pronti ad ospitare esercizi commerciali, tra cui
il primo negozio di elettronica in città e una Coop. L'impatto ambientale
definitivo di questo struttura è tutto da verificare, sapremo dell'esito
solo quando saranno inserite le integrazioni di verde e le varie
morfologie di vegetazione nei 6 livelli, ammesso che riescano ad
integrare il nuovo volume con il profilo delle collina esistente.
Non è stato fatto nessun rende ring per studiare il reale impatto
esterno sul sistema del paesaggio ma solo accurati e dettagliate
viste foto realistiche degli interni e degli stores commerciali.
Il
Nuovo Complesso edilizio di Porta S. Lucia in via di completamento
e senza le integrazione di verde. Visto dal Viale Giuseppe di Vittorio
a poche centinaia di metri dall'Ospedale - Gennaio 2014.
Il
Nuovo Complesso edilizio di Porta S. Lucia, dettaglio del portico
che ospiterà la stazione delle corriere al piano terreno.
Visto dal Viale Giuseppe di Vittorio - Gennaio 2014.
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