Conservazione
Palazzo Da Cintoia - Firenze
sec
XIV, via
della Vigna Vecchia n. 2 angolo via delle Stinche
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Il restauro | Planimetria |
Pianta piano terra | Stato di conservazione |
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Uno dei più interessanti palazzi del periodo arnolfiano con ampi tratti di muratura originale adibito ad appartamenti privati ed esercizi commerciali "Nulla poteva far pensare che una città definibile come la "Capitale dell'occidente cristiano" potesse alla fine del XX secolo versare in condizioni di conservazione cosi scadenti da rassomigliare ad una rumorosa, nevrotizzante e sporca periferia metropolitana. Eppure è sufficiente armarsi di un buon paio di occhiali e semplicemente passeggiare all'interno della VI cerchia muraria della città per rendersi conto della povertà e dell'incuria che Firenze ha riservato al suo patrimonio architettonico. Basta percorrere le strade della città di Dante partendo da via dei Cerchi, dietro la gettonatissima Piazza della Signoria, incrociare via della Condotta e successivamente via dei Cimatori, proseguire per via Dante Alighieri per rendersi conto dello stato di fatto di gran parte del patrimonio storico fiorentino. Tutto il vocabolario architettonico partendo dai secoli XII e XIII sembra diventato per Firenze lingua morta e non è mai stato oggetto di interventi con fini di recupero".
La facciata principale si trova su via delle Stinche, è organizzata con 4 aperture simmetriche con conci di pietra forte e una serie di sporti a conclusione della fascia 'a bugnato' nella parte basamentale. I piani superiori era destinati probabilmente ad intonaco. La disposizione delle finestre ad "arco mozzo" è regolare e presenta uno schema di facciata simile agli altri palazzi del periodo: palazzo con botteghe al piano terreno e cornice marcapiano; vedi Palazzo Catellini, Pal Davizzi-Davanzati, Pal. Castellani, Pal. Acciaioli. In questo edificio sono presenti degli sporti al piano terreno, tecnica legata alla vecchia tradizione costruttiva e caduta in disuso a partire dal zec XIV. Tutta la fascia al piano terreno è caratterizzata da una pregevole lavorazione a bugnato che colloca questa facciata tra le architetture di prestigio delle famiglie patrizie fiorentine. I portali sono ad arco a sesto ribassato con una ghiera ogivale nella parte superiore (diversamente dall’arco senese diffuso in toscana), cosi’ come la finestre. "Come tipico palazzo del trecento presenta molti caratteri tradizionali dei palazzi fiorentini: bugnato, apertura ad arco e piccole finestre rettangolari a pianterreno, differenza di trattamento delle superfici tra pianterreno e piani superiori, finestre ad arco mozzo al piano nobile e al secondo piano, tetto sporgente." Preyer Brenda, Correlazioni fra palazzo Medici e altri palazzi più antichi in Il palazzo Medici-Riccardi di Firenze, Giunti, 1990, Firenze. |
Fig. 1- Palazzo Da Cintoia, prospettiva di piazza S. Simone con la tipica veduta di spigolo che caratterizza il palazzo. Lo spazio che separa via delle Stinche da via della Vigna vecchia era sede di molte proprietà delle famiglia da Cintoia. Fig. 2 - Palazzo Da Cintoia, posizione dell'edificio nel Quartiere di S. Croce. L'edificio affaccia su via delle Stinche e via della Vigna Vecchia a pochi passi dalla piazza di S. Piero con l'omonima porta. Sulla destra in basso Piazza S. Croce. Fig. 3 - Palazzo Da Cintoia, pianta del piano terreno del palazzo. Sono visibili i tre grandi saloni comunicanti, vani quadrangolari, adibiti in origine a spazi commerciali che organizzano il primo livello che da sulla strada. La pianta è costruita secondo una grammatica elementare: accorpamento di vani e volumi. Fig. 4 - Palazzo Da Cintoia, Sezione trasversale del palazzo in corrispondenza del primo salone al piano terreno. Sono visibili le scale e i tre livelli sui quali è organizzato tutto l'edificio. Anteprima tavola tratta da " I palazzi del rinascimento, Firenze, 1989. |
Il Governo delle Arti e il Priorato: una nuova stagione che vede la nascita dei primi palazzi "Nell'ultimo terzo del sec. XIII mentre emerge una nuova elite sociale, costituita da quelle famiglie che uniscono alla potenza economica ottenuta con i commerci a livello internazionale e a livello interno la potenza politica grazie agli Ordinamenti di Giustizia, si diffinde nel tessuto urbano, accanto alle antiche torri, la tipologia nuova del Palazzo. Gli esempi più notevoli di palazzi di questo periodo sono il formidabile e vasto palazzo Mozzi, dove nel 1273 Gregorio X viene alloggiato come nella costruzione più nobile della città; il Palazzo Ferscobaldi e il Palazzo Spini...., poi Gianfigliazzi tra piazza s. Trinita e il ponte S. Trinita, il palazzo dei Peruzzi edificato verso il 1283 sulle rovine dell'anfiteatro romano presso la porta S. Simone della penultima cerchia; palazzo Del Bembo, poi Bezzoli Martelli in via Cerretami, angolo piazza dell'Olio". Giovanni Fanelli, Firenze, 1980.
Le caratteristiche architettoniche del palazzo: 1) botteghe al piano terreno con cornice marcapiano. Questo settore è contraddistinto da un apparecchio murario diverso dal resto del fronte: architettonicamente più curato, in pietra da taglio o bugnato 2) Mezzanino per servizi inserito al di sopra della aperture del piano terra con aperture di ridotte dimensioni. 3) Piano nobile al secondo livello con apparecchio murario grezzo destinato probabilmente ad essere intonacato 4) Terzo livello. Anche in Palazzo Soldani e Palazzo Rustici-Neri (via dei Neri) il piano terra era nettamente distinto dagli altri due attraverso l’impiego di un apparecchio murario differente che spesso proponeva un bugnato più o meno aggettante a seconda dell’idea di progetto.
Piazza S. Simone antistante l'edificio è aperta al traffico: è praticamente sempre occupata da veicoli parcheggiati sull'altro lato della strada di via delle Stinche e a ridosso del fronte su via Della vigna Vecchia; la zona figura come ZTL ed è perennemente ingombrata da veicoli in sosta e di passaggio. La facciata è ingombrata da ben 3 cartelli stradali che ne deturpano macroscopicamente la visibilità, non sono mai stati rimossi o spostati in altri punti della piazza. La pietra Forte dell'apparecchio murario esterno è in uno stato avanzato di degrado, presenta una diffusa presenza di croste nere nelle aperture e in generale su tutta la superficie delle pietra forte con uno stadio avanzato di erosione. Nei locali del piano terra attualmente si trova un caffè-bar mentre i piani superiori sono stati trasformati in appartamenti privati. Il palazzo non è mai stato aperto al pubblico ne risulta visitabile nella sua complessità di architettura civile del XIV sec. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||